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Note:
Many thanks to comrade Freebooter for graciously translating this article into Italian.
E' il momento
di dare un serio, chiaro sguardo alla nostra situazione qui in questo
"coraggioso nuovo ordine mondiale" post 11 settembre, sull'orlo di un
vasto conflitto in Medio Oriente, con una prospettiva di guerra
infinita. Lo Stato del Terrore Fascista Globale è arrivato,
frutto di decenni di pianificazione, propaganda e provocazione. L'11
settembre ne è stato il prodotto, e, per noi, l'ultima suonata di
sveglia. Dunque, confrontiamoci con i fatti. Non più autoillusione, non
più strade facili. La realtà è chiara come il giorno, e così lo è pure
il nostro compito.
Il movimento
mondiale anticapitalista in rapida crescita (chiamato dai suoi nemici
di destra e sinistra il "movimento antiglobalizzazione) ha costretto i
pianificatori delle rapine del capitale ad abbandonare ogni cautela, ed
a lanciare, con la provocazione, una nuova fase della guerra di classe
globale. La rivolta mondiale contro il capitalismo e lo stato,
nell'ultimo decennio inesorabilmente in aumento anno dopo anno, e più
visibilmente rappresentata a Seattle, Praga e Genova, ha aggiunto
un'ultima intollerabile pressione alla già depressa condizione del
capitalismo mondiale. Con i profitti che crollano, con la sempre
maggiore distruzione dell'ambiente, con l'avvicinarsi della diminuzione
delle risorse (soprattutto petrolio), le prospettive del capitale erano
in ogni caso misere. Aggiungete le crescenti resistenze autonome in
tutto il mondo, estremamente consapevoli della causa sottostante alle
varie agonie del pianeta e di chi ne è responsabile, ed improvvisamente
l'intera struttura è sull'orlo del collasso.
Provocazione
e falso terrorismo
La provocazione
ed il falso terrorismo come pretesto per un nuovo assalto al nemico del
capitale, il popolo mondiale dei lavoratori, non sono
novità: la maggior parte delle guerre degli ultimi cento anni sono
cominciate in questo modo. (Le guerre sono, sopra ogni altra cosa, un
attacco ai lavoratori -- che le combattono e muoiono in battaglia, e
che sono anche la grande maggioranza del "danno collaterale". In ultima
analisi, tutte le guerre sono guerre di classe). Per "provocazione" si
intende l'azione di un agente provocatore, su ogni scala: contro un
poliziotto o contro un paese. Lo scopo è procurare un attacco che
legittimi una risposta aggressiva, un attacco che altrimenti non ci
sarebbe. Quando un poliziotto travestito da black block lancia una
pietra o una molotov alla falange della polizia, egli procura il
pretesto che aspettano per precipitarsi e schiacciare la folla. "Falso
terrorismo" è un tipo di provocazione che sceglie come vittima
specifica di un attacco la gente innocente ed indifesa, per provocare
il massimo danno psicologico sulla popolazione e renderla malleabile
nelle mani dello stato.
In alcuni casi
può essere fasulla la stessa provocazione, una creazione plausibile ma
falsa dell'apparato propagandistico del governo e del suo strumento
aziendale, i mass media. Un buon esempio è stato l'"incidente"
del Golfo del Tonkino che ha causato l'immediata concessione al
presidente Johnson da parte del Congresso di smisurati poteri di guerra
contro il popolo vietnamita. In altri casi la provocazione può
richiedere solamente la facilitazione dei piani di un vero nemico,
creando le condizioni che rendano inevitabile un attacco di qualche
tipo, che procuri a quel punto il pretesto per una rappresaglia. Pearl Harbor
ricadrebbe in questa categoria. Similarmente, la provocazione
costituita dall'invasione irachena del Kuwait nel 1990 venne facilitata dal
primo regime Bush, procurando il pretesto per l'invasione del Golfo
Persico così tanto desiderato dai pianificatori dell'impero americano.
Gli attacchi
dell'11 settembre sembrano essere stati una mistura particolarmente
complessa di modalità, nelle quali il ruolo dei "dirottatori arabi"
rimane oscuro. Data la possibilità tecnica di far schiantare i Boeing
757 e 767 contro edifici comandandoli a
distanza, è possibile che non siano stati coinvolti "dirottatori
arabi". Certamente non è stata presentata alcuna prova del fatto che si
siano realmente imbarcati sugli aerei; non è stata rilasciata nessuna
foto che li ritragga ai cancelli d'imbarco e nessuno dei loro nomi ed
affatto nessun nome arabo appare nelle liste passeggeri
dei voli. Questi fatti sono altamente indicativi di un puro caso di
"terrorismo fasullo". Ma persino se "i 19 dirottatori arabi" avessero
fatto ciò la versione ufficiale dice abbiano fatto, commettendo
suicidio per la gloria di Allah e Osama, ciò non proverebbe neppure per
un attimo che le loro azioni non siano state intenzionalmente
facilitate da agenti governativi USA per scopi di provocazione e
terrore interno. In realtà, il vasto numero di prove che stanno ancora
emergendo dell'"incomprensibile" trattamento accordato loro per anni
prima dell'11/9 da CIA e FBI non suggerisce altro.
Qualcosa come
l'11 settembre c'era da aspettarselo e venne persino previsto da pochi
preveggenti, dato il ritorno della banda Bush alla Casa Bianca e la
situazione in rapido deterioramento del sistema di controllo globale.
Nondimeno, è stato sconvolgente. La brutalità della distruzione degli
edifici del World Trade Center (almeno di
quattro di loro) non ha avuto precedenti, superando persino Pearl
Harbor in termini di perdita di vite umane. Ma noi dobbiamo uscire dal
colpo paralizzante e fronteggiare apertamente i criminali che hanno
eseguito l'attacco.
L'opposizione
fasulla
La prima cosa è
pensare con la vostra testa. I media ufficiali ed una gran parte
di quelli "alternativi" sono stati uno strumento importante dello Stato
del Terrore Fascista Globale recentemente svelato. Attraverso
l'incessante propaganda, il controllo dell'informazione, la
soppressione dei fatti e temi reali che dobbiamo fronteggiare (e questi
crimini contro i lavoratori sono stati perpetrati dai cd media
"progressisti", inclusi la KPFA, Democracy Now ed il resto di Pacifica
Radio, Common Dreams, e Z Magazine, dimostrando un'illimitata capacità
di piegarsi ed accomodarsi con il potere), i media conformisti di
"sinistra", "destra" e "centro" lavorano continuamente per mantenere le
illusioni di "democrazia" e riforma ed addormentare la gente.
Le richieste di
indagini parlamentari e le campagne per eleggere i verdi nei consigli
comunali sono tentativi di contenerci in uno stato di passività,
cosicché coloro con una partecipazione in questo ordine criminale
possano conservare i loro privilegi e spingerci sempre più verso il
basso. La corruzione della (cosiddetta) sinistra è così profonda che i
suoi apparatchiks, come Medea Benjamin, Amy Goodman, David Corn,
Michael Albert, Larry Bensky, Dennis Bernstein and Norman Solomon, che
lo sappiano oppure no, ora agiscono in base ad un copione concepito dai
loro sponsor della CIA. La loro ultima obiezione alla guerra contro
l'Iraq è che "minerà la Guerra al Terrorismo"! In una campagna
evidentemente coreografata dall'alto, il loro compito pare essere
quello di fluttuare alla posizione più prossima a quella presa
pubblicamente dai compari radicali nel Partito Democratico, come Al
Gore, la puttana delle corporations. Con "alleati" come questi siamo
realmente circondati da nemici. Dobbiamo rimanere svegli e difenderci
attivamente!
La verità è che
ora fronteggiamo una guerra infinita al dissenso ed alla resistenza al
capitalismo, non al "terrorismo". La Casa Bianca ed il Congresso
colludono per passare una legislazione totalitaria come il Patriot Act
USA per dare allo stato illimitati poteri di controllo su ogni nostro
respiro e pensiero. La criminalità imprenditoriale è talmente vile che
non può più essere tenuta nascosta nemmeno dai media, illustrando la
grottesca corruzione al cuore del capitalismo, alla quale sono dedicate
tutte le istituzioni costituite. La corruzione e criminalità del
governo non hanno confini, naturalmente, in quanto il governo è
completamente controllato dai capitalisti. Ed ora, come viene messo in
luce dai fatti dell'11 settembre, i celati burattinai finora
soddisfatti dallo rimanere insospettati in clandestinità sono venuti
fuori in completa, chiara vista quando hanno lanciato una disperata e
finale guerra contro di noi. Di fronte a tale realtà la nostra unica
opzione è il totale rifiuto di cooperazione, di giocare secondo le
"regole". Dobbiamo combattere con i denti e le unghie, fino all'ultimo
respiro. E non preoccupatevi che ce ne sarà data l'opportunità molto
presto.
Destinazione
stato clandestino
Non
prendiamoci in giro. Non sono stati Osama bin Laden ed i suoi
seguaci ad ideare il 911, è stato il governo USA. Gli attacchi di quel
giorno hanno richiesto anni di pianificazione e preparazione, iniziate
molto prima che il colpo di stato in Florida installasse alla Casa
Bianca l'attuale burattino. E' stata una complessa operazione sporca
eseguita da sezioni segrete del governo USA e dei governi stranieri
subordinati, che hanno agito nell'interesse, sotto la direzione e con
l'assistenza dei più alti livelli del potere imprenditoriale. Vi sono
ampie prove che i servizi di intelligence di Israele, Pakistan
e Regno
Unito sono stati coinvolti in compiti di supporto sotto la
supervisione della squadra CIA/FBI/ Pentagono. Nella pianificazione vi
erano pure membri chiave del Congresso USA, che hanno aiutato nel
successivo insabbiamento.
Ma i principali
attori sono stati le unità "Operazioni Speciali" dirette dalla
CIA e dal Pentagono. Vi sono molti tipi di Operazioni Speciali:
il termine viene solitamente usato per descrivere interventi militari
fortemente localizzati. Come spiegato da L. Fletcher Prouty nei suoi due
importanti libri "The Secret Team"
e "Understanding
Special Operations", il termine viene comunque propriamente
applicato anche ad operazioni su vasta scala , e può essere sinonimo di
"Operazioni Coperte", che storicamente sono state indirizzate al
territorio degli USA ed anche ad obiettivi stranieri (un valido esempio
è l'assassinio
del presidente Kennedy).
La provocazione
dell'11/9 è stata semplicemente la più grande Operazione Speciale di
tutti i tempi. E' stata il logico, persino prevedibile, risultato dello
sviluppo di più di mezzo secolo di un sistema
politico clandestino (o "profondo") dove i più potenti membri della
classe dirigente capitalista competono per il potere reale. Proprio
come una vasta gamma di comuni mezzi di controllo di governo ed
imprenditoriale con la coercizione e la propaganda dirige la usuale,
visibile guerra di classe della società capitalista, per i protagonisti
della sottostruttura clandestina è disponibile una vasta moltitudine di
tecniche: colpi di stato, omicidi,
rapimenti, sparizioni, torture, diffamazioni, calunnie, umiliazioni,
campagne di disinformazione, "operazioni psicologiche", controllo della mente, squadre della
morte, "suicidi",
traffico
di droga, spaccio di armi, riciclaggio del denaro sporco, truffa
e,specialmente, provocazioni e falso "terrorismo".
Le politiche
clandestine non sono il caos. L'arena politica clandestina ha
alcune regole, simile alle norme che regolamentano strettamente le
operazioni della classica mafia siciliana. La mafia
in realtà è uno dei maggiori contendenti, insieme alla CIA e ad altri
servizi segreti ed agenzie di intelligence USA e stranieri ((FBI,
NSA, DIA,
ONI, DEA, Mossad, MI6, FSB ecc.), ai sindacati del crimine organizzato
con base in tutto il mondo (che trattano in attività ad alto reddito
come droghe, prostituzione, schiavismo, lavoro infantile, armi, gioco
d'azzardo, riciclaggio del denaro sporco) ed il Vaticano/Opus Dei.
Questa lista non è affatto completa. Queste entità ed altre possono
contare su una illimitata riserva di assassini e torturatori ed agenti
operativi di tutti i tipi dal numero infinito delle menti brutalizzate
prodotte dalla società capitalista e dall'imposizione della guerra e
della povertà in tutto il mondo.
Nel caso
dell'11 settembre, sono state impiegate unità operative speciali ad un
livello molto alto nella gerarchia di comando della CIA e del
Pentagono per 1) dirottare gli aeroplani, probabilmente a
distanza, per usarli come missili (arma scelta per il massimo
effetto spettacolare); 2) disattivare le
difese aeree del paese, per garantire l'inattività degli aerei da
caccia; 3) lanciare un missile da crociera
in una grande e vuota parte del Pentagono, per aumentare la
spettacolarità (forse se ne sentiva la necessità dovuta all'incertezza
sul fatto che gli attacchi al World Trade Center fossero
sufficientemente terrificanti); e 4) coordinare la massiccia,
istantanea campagna di propaganda dei media contro Osama bin Laden ed i
terroristi islamici fondamentalisti.
La particolare
operazione speciale portata a termine l'11 settembre ha richiesto anni
di previa pianificazione e preparazione. Le false identità per "i
dirottatori" dovevano essere elaboratamente fabbricate ed era
necessario del tempo perché dessero spettacolo di se stessi così che si
sarebbe ricordato fossero sospetti e confusionari. L'intera saga di Osama bin Laden
è stata intessuta negli anni, sempre nascondendo il suo servizio
continuo sotto i
suoi controllori alla CIA. Il terrorista islamico fondamentalista è
una comune creazione della CIA e del Mossad, che conduce simili
operazioni di falso terrorismo da molti anni usando Hamas
e la Jihad Islamica.
Prove,
prove. . .
L'ambizioso
piano eseguito l'11 settembre ha richiesto anni di prova delle modalità
tecniche e di "prove secche". L'attentato al World Trade Center del
1993 è stata una provocazione
dell'FBI, che non si sarebbe verificato senza l'agevolazione e
l'incoraggiamento da parte dell'FBI. E' servito per iniziare il
processo di terrorizzazione interna, e per preparare le menti della
gente a vedere il WTC come vulnerabile unicamente all'attacco di arabi
impazziti. L'attentato
di Oklahoma City del 1995 è stato un importante passo avanti verso
la costruzione dello stato del terrore. Le prove che Timothy McVeigh
fosse un burattino che si è preso la colpa dei veri perpetratori, le
unità speciali USA, sono abbondanti. La lunga serie di attentati
all'estero,in Arabia Saudita, Kenya, Yemen ed altrove, dei quali è
stata data la colpa a al-Qaeda, ha costruito la reputazione di Osama
bin Laden e creato l'illusione che egli fosse diventato il nemico
mortale del suo ex padrone, il governo USA (mentre in realtà impiegava
la maggior parte del suo tempo ad addestrare
ed inviare combattenti per le varie operazioni belliche locali
condotte dalla CIA e dal Pentagono in Cecenia, Bosnia, Kosovo e
Macedonia).
I terroristi al
cuore della mostruosità stato/corporations USA riconoscono che talvolta
possono apprendere lezioni da gang minori. Hanno imparato molto dalla
serie di attentati
nei condomini in Russia eseguiti dall'FSB, il servizio segreto
russo. I morti furono centinaia, non migliaia, ma il numero era
sufficiente. Il governo russo (ardentemente sostenuto dai media) ha
immediatamente indicato i colpevoli essere i terroristi islamici
fondamentalisti, ed ha avviato l'invasione della Cecenia, con incluso
l'utilizzo di attacchi missilistici da elicotteri contro edifici
residenziali e l'esecuzione sommaria di maschi, lezioni di grande
importanza per Israele nel determinare cosa poteva usare per il
trattamento dei palestinesi. I russi, nella loro risposta alle
operazioni coperte degli USA in Cecenia, hanno veramente messo insieme
tutto, ed i provocatori che controllano il governo USA hanno fatto
abbondanti annotazioni, come ha dimostrato l'11 settembre. Sperate
ancora di vedere una rigida Russia mettersi davanti agli USA e Israele
nella prossima guerra contro Iraq/Iran/Arabia Saudita/Siria/Libano?
Fanno tutti lo stesso gioco.
Viva
l'Italia
Mettiamo
insieme un altro gruppo di importanti "esercizi di prova" preparatori.
La brutalità dei Carabinieri fascisti a Genova nel luglio del 2001,
meno di due mesi prima degli attentati di New York and Washington, ha
anch'essa un valore esemplare. (Spettacolarmente, venne ampiamente
dichiarato che la città era protetta da batterie di missili terra-aria
e mare-aria come difesa contro la possibilità che terroristi islamici
fondamentalisti potessero tentare di far schiantare un aereo dirottato
contro il Palazzo Ducale dove i criminali capi del "G-8" tenevano il
festino. Tale eccesso pubblicitario causò più tardi qualche imbarazzo
perché rendeva altamente implausibile la pretesa che l'FBI e la CIA
semplicemente non si sarebbero mai aspettati prima dell'11 settembre un
simile attacco negli USA). I Carabinieri avevano ricevuto addestramento
avanzato dal Dipartimento di polizia di Los Angeles durante la
preparazione degli incontri del G8. Come hanno sfruttato il loro nuovo
addestramento? Hanno sparato in testa a Carlo Giuliani, piazzato prove
false nella scuola Diaz e quindi attaccato brutalmente nel sonno i
contestatori, spaccandogli la testa con i manganelli mentre giacevano
nei loro sacchi a pelo prima di trasportarli via in galera per
settimane di tortura.
E' stata questa
una svolta sconvolgente per la civilizzata società italiana? Bene, non
esattamente. Vi sono stati in precedenza alcuni incidenti, per esempio
la lunga serie di falsi attacchi terroristici, dal 1969 alla metà degli
anni '80, supervisionati e diretti dalla CIA e condotti attraverso i
servizi segreti italiani, che hanno ucciso centinaia di innocenti. Al
tempo gli attentati vennero attribuiti al movimento anticapitalista. Le
Brigate Rosse, dapprima una patetica distorsione leninista di questo
movimento, vennero rapidamente prese sotto il controllo dei servizi
segreti italiani e quindi da questi guidate per innalzare la soglia
della "strategia
della tensione", lo schema della CIA per la "stabilizzazione
attraverso la destabilizzazione". (La "strategia della tensione" è un
eufemismo particolarmente orribile di "strategia del terrore di massa
attraverso l'omicidio di massa"; per qualche ragione sembrò appetibile
per la stampa e gli intellettuali italiani. Il termine casalingo della
CIA "stabilizzazione attraverso la destabilizzazione" è la versione
ridotta di "enormi incrementi del controllo dello stato sulla
popolazione attraverso il falso terrorismo"). Tale iniziativa in Italia
venne intrapresa prima che le unità di terroristi islamici
fondamentalisti fossero state sviluppate, cioè prima che venisse
pienamente riconosciuta l'utilità di un nemico fasullo.
Durante questo
primo, relativamente non sofisticato periodo, il vero nemico, gli
anticapitalisti, vennero direttamente incolpati di crimini dello stato.
Ciò ha causato difficoltà senza fine nei tribunali, dove lunghe
battaglie legali si risolvevano alla fine nell'assoluzione od in ovvie
false accuse, e talvolta persino risultavano in processi ad agenti dei
servizi segreti responsabili degli attentati. L'intera storia, inclusa
la direzione da parte della CIA dell'intera operazione, ed il corrotto
silenzio della sinistra istituzionale (così sorprendentemente simile
negli USA di oggi) può essere letta in elegante dettaglio in due libri,
I burattinai
di Philip Willan, e Il terrorismo e lo stato di Gianfranco Sanguinetti.
Una trama dell'incredibilmente complessa e convincente storia di Willan
ha oggi per noi uno speciale significato, e suggerisce i reali
collegamenti tra la "strategia della tensione" in Italia e le attuali
operazioni speciali in corso. Willan ha reso visibili numerose
indicazioni che il famoso Toni Negri fosse realmente coinvolto nelle
Brigate Rosse, ma più probabilmente come agente dei servizi segreti
italiani, guidati dall'FBI (non dalla CIA; attualmente vi era un po' di
maretta in corso tra le due agenzie. Proprio come è stata esposta la
menzogna che la CIA non opera all'interno degli USA, così lo è stata
anche l'idea che l'FBI non operi all'estero). Sebbene ora considerato
dalla sinistra un "martire", la vittima di una montatura del sistema
giudiziario italiano, è più probabile che Negri stia ancora lavorando
per la struttura integrata dei servizi segreti USA/NATO/italiani, come
informatore e agente di "disinformazione". Non è sorprendente che la
Harvard University Press abbia pubblicato il suo "bestseller" Empire
(coautore Michael Hardt) - Harvard pubblica libri di terroristi
condannati? Bene, si, forse, se la pubblicazione è parte di
un'operazione speciale per minare il movimento anticapitalista. Il
libro è stato abilmente analizzato
ed esposto
per l'oggettivo offuscamento reazionario che esso è. Tra i
crimini di cui sappiamo essere colpevole Negri vi è la sua riuscita
infezione della critica marxista con il post modernismo. Non è
probabilmente una coincidenza che i "marxisti autonomi" rifiutino
di vedere il reale significato dell'11 settembre, e la prossima
globalizzazione della "strategia del terrore di massa attraverso
l'omicidio di massa".
La
nuova e perfezionata strategia del terrore
La "strategia
della tensione" è essenzialmente diventata globale. Come prima, la
minaccia che viene percepita e della quale essa è la risposta è una
crescente "crisi di democrazia", con i lavoratori che sempre più
chiedono di avere una voce decisiva nell'assetto delle loro vite e
delle loro società, e rigettano lo sfruttamento e la dominazione del
capitalismo. In Italia, gli eventi di portata mondiale del 1968 diedero
il via ad un lungo periodo di radicale discussione e contestazione in
vasti settori della società, che minava profondamente il regime post
bellico installato dagli USA. La paura di dove avrebbe portato il
radicalismo e la completa incapacità di fermarlo in qualsiasi altro
modo portò alla scelta di una campagna di falsi attentati terroristici
per fornire il pretesto per una massiccia repressione del dissenso. Per
sci scopi degli USA e dell'elite italiana era sufficiente nominare
direttamente il nemico, il comunismo.
Ora comunque,
in una simile, ma globale situazione, i pianificatori del capitalismo
mondiale sono arrivati ad un approccio più sofisticato e flessibile.
Gli elementi principali sono gli stessi, falso terrore come pretesto
per misure draconiane, ma a questo stadio le poste in gioco sono
aumentate enormemente. Ora il vero nemico non viene nominato, ma viene
sostituito un nemico fasullo per causare la massima confusione ed
aprire un teatro globale di operazioni militari. I "terroristi" sono
ovunque; essi devono essere eliminati ovunque. La prima fase della
"guerra al terrorismo" è dare la caccia ai terroristi islamici
fondamentalisti (cioé, prendere le risorse mondiali di petrolio); più
tardi, l'assalto ad altri tipi di terroristi, come gli anticapitalisti,
può essere seriamente portato avanti. Gli omicidi di massa dell'11
settembre, la "guerra" in Afghanistan, ed il prossimo attacco di
USA/Israele contro Iraq/Iran/Arabia Saudita/Siria/Libano dimostrano
semplicemente che non vi sono limiti alle misure che i nostri
governanti sono preparati a prendere per schiacciare le nostre
aspirazioni ed azioni per un mondo dove tutti possano vivere
decentemente, e non solamente pochi.
Pianificare
il loro futuro, non il nostro
I pianificatori
del capitale sono "realisti". Il moderno capitalismo distruttivo viene
spesso criticato dai liberali e da sinistra per le sue vedute di breve
termine, il suo prefissarsi profitti a breve termine e l'esclusione
dell'interesse ad una sostenibilità a lungo termine di "salubri
profitti". Come al solito, i liberali e la sinistra non comprendono ciò
di cui presumono di parlare. I capitalisti sanno, se sanno qualcosa,
che l'obiettivo primario del capitale è la massimizzazione dei profitti
in ogni momento, con ogni mezzo, giusto o scorretto. Fallire in questo
è il fallimento. Ma hanno anche dimostrato di essere bene a conoscenza
della necessità di vedute più ampie, e per più di un secolo hanno
dedicato considerevoli somme di denaro ed energie al compito di
accurata pianificazione. Vi sono enti sia visibili che non che hanno il
compito di pianificare e portare a termine le strategie a lungo termine
del capitale. Gli enti visibili includono il Council on Foreign
Relations, la Trilateral
Commission, il Bilderberg
Group, ed innumerevoli thinktanks.
Le agenzie esecutive visibili comprendono l'Organizzazione Mondiale del
Commercio, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale,
l'Unione Europea, il G-8, il Forum Economico Mondiale, il North
American Free Trade Agreement/Free Trade Agreement of the Americas, e
così via.
Tutte queste
organizzazioni tengono incontri in sessioni segrete e cospirano contro
i lavoratori di tutto il mondo. Ma esse cospirano apertamente; essi
reclamano e gli viene garantito il diritto di cospirare. I membri della
sinistra "istituzionale" criticano queste agenzie di pianificazione
capitalistica per la loro esclusività e richiedono il diritto di
partecipare alla loro cospirazione, facendo finta a se stessi e ad
altri che la loro presenza alle riunioni di pianificazione come membri
cospiratori a pieno titolo significherebbe "salubri profitti" di lungo
termine. Essi credono di saper gestire meglio le crisi e le
contraddizioni del capitalismo, e promettono di garantire una maggiore
stabilità sociale attraverso la pretesa di rappresentare gli interessi
dell'intera società. Non riescono a capire che sono invariabilmente
esclusi dai centri reali di formulazione della strategia capitalistica.
E poiché restano aspiranti manager del capitale nonostante il loro
rifiuto, poiché sono devoti al capitale anima e corpo, essi considerano
di primaria importanza prevenire la comprensione dei reali fatti e
dimensioni della cospirazione capitalista contro i lavoratori.
Rigettati come co-cospiratori, essi negano vi sia questa cospirazione.
Evidentemente essi credono che se riescono con successo a controllare
il dibattito popolare ed a troncare le inchieste con la censura,
assassini di personaggi e disonestà, essi proveranno a se stessi di
essere degni dell'ammissione alle camere segrete dove il capitale
pianifica i suoi prossimi attacchi.
Un
nido di vipere
A fianco e
sotto queste strutture visibili vi è un'autentica selva di cabale di
pianificazione segreta e di "unità operative" che cercano di mettere in
funzione le strategie rivali dei diversi centri di potere del capitale.
Questo è, in senso lato, il principale incarico della CIA, il più
grosso dei serpenti della fossa. L'"Agenzia" è precisamente questo: è
la forza attiva che mette in pratica i piani e gli schemi dei più
potenti interessi di Wall Street, dell'industria degli armamenti e
dell'industria petrolifera. Entro la CIA i confini tra potere dello
stato e potere privato delle imprese sono totalmente offuscate, infatti
sono mescolate insieme.
La CIA è stata
concepita e creata da avvocati di Wall Street ("Wild Bill" Donovan, i
fratelli Dulles, Frank Wisner, ecc. [v. The Old Boys: the American
Elite and the Origins of the CIA di Burton Hersh]) nel periodo
immediatamente successivo alla II guerra mondiale, e per tutta la sua
esistenza è stata controllata dagli stessi potentati finanziari. Una
prima ragione della creazione della CIA era mettere insieme un sistema
di riciclaggio
illegale dei profitti del traffico
di droga, del contrabbando d'armi e di altre operazioni criminali
globali. La CIA controlla gran parte di questa attività in tutto il
mondo, e convoglia
il denaro verso le banche di Wall
Street. Un altro scopo principale dell'agenzia dall'inizio è stato
procurare al capitale/stato USA la capacità di controllare i governi
stranieri, con qualsiasi mezzo venisse ritenuto necessario -- colpi di
stato, omicidi,
finanziamento illegale di partiti politici e singoli, sovversione con i
"combattenti per la libertà", oppure campagne
terroristiche.
Molta gente è
ha ancora l'illusione che la CIA sia un "servizio informazioni"
governativo, controllato dal presidente e dal Consiglio per la
Sicurezza Nazionale. Nei fatti ciò non è vero, o è vero solamente
sporadicamente e parzialmente. Perché molto (niente affatto tutto) del
bilancio operativo della CIA proviene dalle entrate fiscali, vi è una
parallela, visibile struttura di controllo governativo che ha qualche
influenza nelle sue operazioni. Ma la CIA è in realtà controllata da un
"secret team", per usare le parole di Prouty, di poteri delle
corporations che hanno piazzato agenti della CIA in tutte le branche e
dipartimenti del governo federale, ed anche nei governi degli stati,
nei dipartimenti di polizia, nelle università, nelle
fondazioni
e nelle società
di comunicazione. Questi agenti perseguono gli interessi ed
eseguono gli ordini del reale gruppo di controllo, ora in qualche modo
ampliato rispetto alle sue origini di Wall Street nel Secret Team
guidato dal settore finanza-petrolio-armamenti.
Quando il
presidente ha la fiducia del team, è in sostanza uno degli "old boys",
tutto funziona regolarmente. Quando il presidente non è di fiducia, o
prende realmente delle decisioni che essi disapprovano, la CIA smette
di lavorare per lui e può nei fatti "neutralizzarlo". Kennedy
è stato neutralizzato con l'assassinio dopo essersi dimostrato poco
entusiasta verso il sogno della CIA della Baia dei Porci; Nixon,
esponendolo come criminale dopo aver cercato di togliere alla CIA il
controllo del traffico di droga; e Carter con la October
Surprise, in rivalsa per avere "ripulito la casa" alla CIA dopo
essere andato al potere (aveva licenziato George Bush come direttore e
centinaia di suoi leali agenti) ed essersi riappropriato della Casa
Bianca. L'umiliazione di Clinton potrebbe non essere stata
un'operazione CIA: è difficile immaginare perché i controllori debbano
essere stati insoddisfatti di lui (al più si potrebbe pensare che nel
suo approccio fosse troppo "multilaterale"). Gore è stato neutralizzato
con il colpo
di stato in Florida così che i veri old boys della famiglia Bush
potessero ritornare nel posto loro spettante di diritto. (Uno sguardo
rabbrividente di un insider a come la CIA "neutralizzi" i suoi
opponenti politici viene presentata nel The Tatum Chronicles
di Chip
Tatum, un agente CIA specializzatosi in questo settore durante il
periodo dell'incarico di George H. W. Bush, dal quale prendeva
direttamente ordini).
La CIA è
un'entità estremamente complessa, con molte differenti unità operative,
alcune delle quali a volte lavorano in operazioni incrociate per il
fatto che vengono dirette da diversi controllori. I summenzionati due
libri di L. Fletcher Prouty descrivono molto dettagliatamente queste
complessità. Per diversi anni alla fine dei '50 e durante i '60 Prouty
è stato un l'ufficiale dell'aeronautica incaricato di facilitare il
supporto del Pentagono per le operazioni segrete della CIA che
richiedevano attrezzatura e personale dell'aeronautica. Egli descrive
la lenta penetrazione degli agenti CIA nel Pentagono ed in altri
dipartimenti del governo federale, che dopo pochi anni sul posto sono
ben posizionati per portare avanti obiettivi del Secret Team senza che
ne vengano a conoscenza i loro temporanei nominati superiori politici.
Il Secret Team è al comando, non il presidente o l'NSC.
E' importante
enfatizzare ancora due punti: La vera CIA permea tutte le branche ed i
dipartimenti del governo federale ed è molto più grande dell'agenzia
descritta "nei libri", ed inoltre non è affatto esclusivamente
un'agenzia del governo, ma è almeno ugualmente uno strumento di poteri
privati, invisibili. Questi fatti significano che tutte le agenzie del
governo federale conducono operazioni segrete illegali, e spesso
contrattano con organizzazioni criminali non governative per eseguire i
loro progetti, sotto la direzione dei loro controllori alla CIA.
Ma in realtà la
situazione è persino molto più complessa di quanto possa suggerire
questa enfasi sulla CIA. L'agenzia ha dei rivali, sia dentro che fuori
il governo USA. Altre "agenzie di informazioni", al Pentagono (cioè
Defense Intelligence Agency, Office of Naval Intelligence, National
Security Agency), al Dipartimento della giustizia (cioè FBI, Secret
Service, Drug Enforcement Administration), ed in numerosi altri
dipartimenti conducono le loro operazioni speciali, spesso senza il
coordinamento della CIA ed in rivalità con essa, ed altre volte come
tra soci in "joint ventures". Infine, le unità operazioni speciali
sparse attraverso il governo non esitano mai a contrattare servizi da
criminali privati e cabale imprenditoriali e strutture, come le
numerose mafie, cartelli, cellule terroriste, banche offshore e società
fantasma, squadre della morte, assassini ecc. Un'importante attività
usualmente appaltata a contraenti privati è l'eliminazione di operativi
od investigatori che "sanno troppo", usualmente con l'omicidio fatto
apparire (o semplicemente ufficialmente annunciato come) incidenti o
suicidi. Un'eccellente rassegna dell'estensione di queste attività
"governative" viene fornita da Rodney Stich in Defrauding America e da
Daniel Hopsicker in Barry
and the Boys.
Il sistema di
controllo politico clandestino ha determinato il corso della storia USA
post II guerra mondiale per una parte veramente consistente, ed è più
importante da comprendere che le oscillazioni del pendolo tra politiche
"liberali" e "conservatrici" (che ora, in gran parte dovuto a questo
controllo clandestino non esaminato, sono in ogni caso state ridotte
agli indistinguibili poli di "neoliberali" e "neoconservatori"). Ci ha
portato la guerra del Vietnam; il fiasco della Baia dei Porci; gli
assassini di John F. Kennedy, Malcolm X, Martin Luther King Jr., Robert
Kennedy e Fred Hampton (e probabilmente anche di Jimi Hendrix, Jim
Morrison, John Lennon, Abbie Hoffman e Judi Bari); il Watergate e la
caduta di Nixon; il golpe in Cile e l'assassinio di Allende; l'Operazione Condor, la
campagna continentale di repressione, tortura ed esecuzioni condotta
dalla CIA contro la sinistra in Sud America; gli assassini di
Orlando Letelier e Ronnie Moffitt a Washington, non lontano
dall'ufficio del direttore della CIA George H.W. Bush, la October
Surprise nel 1980; la guerra dei Contra; l'Iran-Contra; la rapina della
Savings and Loans; lo scandalo
della BCCI; l'invasione di Grenada, Panama, il Golfo Persico, della
Jugoslavia e dell'Afghanistan; le operazioni di terrore interno al WTC
nel 1993 e a Oklahoma
City nel 1995; e gli attentati dell'11 settembre 2001, il "colpo
finale" del Secret Team.
Nel 1967 Jim Garrison
concludeva che "In un modo molto reale e terrificante, il nostro
governo sono la CIA ed il Pentagono, con il Congresso ridotto ad un
circolo di discussione". Egli vide, più di ogni altro, che l'assassinio
di John F. Kennedy era una soglia critica per la società USA, la prima
"sveglia"; pochi si alzarono e tornarono a dormire. L'abilità dei
killer di JFK, una complessa operazione comune organizzata dal Secret
Team attraverso la CIA, per prevenire un'autentica indagine sul loro
crimine attraverso il loro controllo di tutte e tre le branche del
governo federale ed anche della stampa, semplicemente aprì del tutto la
porta per il loro conseguente dominio sulll'orribile corso degli eventi
nel paese.
Il governo USA,
ora interamente guidato dai mediatori del potere clandestino, non è
null'altro che un sindacato
del crimine organizzato, il maggiore ed il più sanguinario al
mondo. Le politiche reali dei nostri giorni sono nascoste, e sono state
ridotte ad accordi segreti o guerricciole tra bande criminali rivali.
Il sistema politico visibile, chiamato "democrazia" o "sistema
bipartitico", è uno spettacolo per polli che sono troppo stupidi per
comprendere i fatti reali, un processo politico spettacolare, fasullo
che si adatta agli scopi di tutte le istituzioni gerarchiche della
società capitalista, attraverso tutto lo spettro dalla destra alla
sinistra.
Lo
Stato del Terrore Fascista Globale
Il risveglio
del movimento anticapitalista negli anni '90 è stato in gran parte una
risposta alle principali iniziative prese dalla classe dominante negli
stati potenti, contro i desideri della loro popolazione, guidati da
USA, Europa e Giappone, e dalle maggiori società multinazionali, per
creare un "Nuovo Ordine Mondiale" basato non sulla sovranità dello
stato nazione, ma su un "superstato" globale dominato dalle
corporations. Diverse conferenze per "colloqui commerciali" risultarono
nella formazione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, un
meccanismo chiuso, antidemocratico progettato per eliminare i poteri
sovrani nazionali sulle regole del commercio e dell'investimento,
permettendo la penetrazione assolutamente non ostacolata dei movimenti
di capitale e merci nel modo dettato dalle "forze di mercato".
L'arrivo sulla
scena del WTO simbolizza l'entrata nella fase finale della "reale
sottomissione" della società al capitalismo. Come più forte forma
sociale delle vestigia precapitaliste, lo stato nazione è l'ultimo ad
essere completamente trasformato nell'immagine delle relazioni sociali
capitaliste pure, libere. Altre forme (la famiglia, le "professioni",
la psiche umana individuale) sono state rimodellate da tempo dal
capitalismo. Ora infine i ruoli degli stati e delle corporations
saranno rovesciati, con le imprese che stabiliscono le regole secondo
le quali le nazioni saranno ordinate. Gli stati saranno ridotti a poco
più che unità di controllo della popolazione, essenzialmente
nient'altro che agenzie di polizia interna. Con la giusta combinazione
di propaganda, sonniferi, giocattoli e la minaccia della fame, gli
schiavi del salario di questo nuovo ordine saranno tenuti in riga. Come
la vedono gli ingenui pianificatori dell'ottica del capitale, verrà a
crearsi un "campo da gioco livellato" mondiale, "armonizzante" delle
condizioni della produzione e dell'ottenimento dei profitti, a intero
beneficio del sistema e della classe capitalista. Questa utopia del
"capitalismo egalitario" a lungo idealizzato da organismi di
pianificazione come la Commissione Trilaterale, con membri del
Giappone, dell'Europa e degli USA. L'Organizzazione Mondiale del
Commercio è il loro "mostro della speranza". Forse il termine analitico
proprio per descriverlo è il "fascismo
benevolo" di Bertram Gross.
Vi è solamente
un problema, come hanno dimostrato gli eventi dell'11 settembre. Il
Secret Team USA ed i suoi gruppi satelliti degli alleati minori, la
gang criminale stato/corporations ora al pieno comando del governo USA
dopo la presa del potere nel 2000, hanno piani diversi. Essi sono bene
indirizzati verso la realizzazione di una visione alternativa del
futuro capitalista: lo Stato del Terrore Fascista Globale, un "Quarto
Reich" con gli USA come capitale. Questa sarà realmente la versione
"non benevola" di fascismo, vicina a quella dei nazisti, ma aggiornata
ed espansa notevolmente nei suoi confini e nel suo potere sull'intero
pianeta. Hitler era un bullo di scuola paragonato alle canaglie ora al
potere.
La famiglia
Bush è stata profondamente coinvolta nell'ascesa del fascismo sin
dai suoi primi anni. Herbert Walker e Prescott Bush, rispettivamente
bisnonno e nonno dell'attuale occupante della Casa Bianca, erano
banchieri e soci d'affari del Partito Nazista tedesco. Il milieu della
CIA nel quale George H. W. Bush, con il suo elegante pedigree, dapprima
prosperò come agente e ascese alla prominenza negli anni '50 e '60, e
quindi divenne direttore nel 1976, era imbevuto di nazisti di tutti i
tipi, portati negli USA con l'Operazione Paperclip
della CIA. Sono stati portati avanti argomenti realmente forti
che la CIA deve le sue origini tanto agli sforzi di Reinhard Gehlen, il
dirigente nazista dell'intelligence e delle operazioni dell'Europa
Orientale, almeno quanto a quelli dei soci di Wall Street. I tedeschi
hanno perso la II guerra mondiale, ma non i nazisti. Essi sono
solamente andati nell'"underground", finché i loro servizi vennero
nuovamente richiesti dai capitalisti, e su un palcoscenico molto più
grande, il mondo.
Gli analisti
del fascismo compiono frequentemente l'errore di vederlo come legato ad
uno "stadio" di "tardo capitalismo monopolistico", nel quale la
concentrazione della proprietà e della ricchezza entro settori
ristretti della classe capitalistica è divenuta così grande che i lacci
della "democrazia" devono essere allentati ed impiegati metodi
totalitari per mantenere il controllo sociale. Nei fatti tale analisi è
falsa. Il fascismo è solamente una parte delle possibilità politiche
del capitalismo, disponibile per selezione dalla classe dominante per
scopi specifici in momenti specifici. Le condizioni in Germania, Italia
e Giappone durante gli anni '20, '30 e '40 non incontravano le
condizioni descritte dal termine "tardo capitalismo monopolistico";
paragonate ad oggi, in loro non vi era niente di "tardo".
Infatti il
fascismo, una fusione dello stato con i settori imprenditoriali
dominanti - banche, finanza, armamenti, energia - è soltanto una
variante di una più ampia forma di dominio del capitalismo nel
ventesimo secolo, quale esisteva al tempo anche in Unione Sovietica (le
similarità tra le società sovietica e fascista non sono casuali!), e
venne sperimentato in grado minore persino negli USA, durante il New
Deal. E' un'opzione disponibile per la classe dominante per trattare
una serie di temi che ripetutamente diventano intrattabili quando la
storia del capitalismo dominata dalle crisi inciampa. Le crisi del
capitalismo - guerre, depressione, razzia dell'ecosistema - causano
morte, malattia, povertà e disoccupazione, senzatetto e degrado tra i
lavoratori di tutto il mondo, ed essi sono costretti a rispondere ai
colpi. Quando la classe capitalista diventa particolarmente impaurita
(ed essi sono in ogni caso usualmente impauriti, a causa della loro non
sradicabile colpa, che non può essere repressa completamente) o dove la
resistenza al loro dominio potrebbe vincere, quando non vedono alcun
altro modo di sostenere la loro tirannide, essi scelgono il fascismo:
lo stato di polizia, i campi di concentramento, le guerre di
aggressione, e l'eliminazione degli spettacoli della "democrazia".
I lavoratori
non possono prevenire questa scelta da parte della classe dominante;
noi non abbiamo il modo di prevenirla. E' un polo di organizzazione
politica sempre disponibile per la moderna classe capitalista che essi
sono liberi di scegliere. A causa di questo fatto, la lotta contro il
fascismo è come la lotta contro i Repubblicani. Mettere al comando i
Democratici fa solamente sembrare le cose migliori, ma non vi è
realmente alcuna differenza. Sbarazzarsi del fascismo per ripristinare
la falsa democrazia è lo stesso dilemma. L'unica
soluzione al problema è combattere contro il capitalismo stesso.
L'11 settembre
ha annunciato l'avvento della nuova "strategia della tensione"
globalizzata, cioè la strategia del terrore di massa attraverso
l'omicidio di massa. Tutti i limiti alla provocazione, falso
terrorismo, guerra, propaganda e controllo della popolazione sono stati
rimossi. Tutti i campioni della guerra imperiale hanno già detto
"Muoviamoci!" (sicuramente li avete sentiti), ed hanno cominciato a
ridisegnare completamente la mappa del mondo. Presto sarà tutto di un
solo colore, il rosso scuro sangue. Il campo da gioco livellato non gli
interessa; ad essi piace la scena com'è, con tutti i vantaggi dalla
loro parte. Costretti ai margini durante il lungo periodo di
fraternizzazione con i rivali stranieri di Clinton/Gore, la cabala
raccolta attorno a George H. W. Bush è ritornata per la vendetta.
Questa è la
realtà dietro lo "sconvolgente unilateralismo" della banda Bush. C'è
spazio per un solo capobranco. Il resto del mondo può andare avanti ed
immaginare come progetta di pacificarlo. Ululate e girate intorno per
qualche secondo prima che vi salti alla gola, o giacete sulla schiena e
rendete chiara la vostra resa? Per un attimo queste possono sembrare
domande pressanti, ma il risultato è certo in ogni caso. La gang
imprenditoriale/militare dei paesi più deboli sceglierà di gran lunga
il riappacificamento. Guardate il cagnolino Blair in "Gran" Bretagna;
la "resistenza" opposta da Schroeder, Chirac e Putin sono solamente
spettacoli per il pubblico domestico. Quegli sfortunati paesi con
risorse di interesse diretto ed immediato agli oramai sciolti pitbull
imperiali USA saranno scelti per l'attacco. I cani da guerra hanno
l'odore del petrolio nei loro musi, e ciò li fa impazzire dalla voglia
di sangue. Riprendiamo ad uccidere; come recentemente ha detto Blair,
che il "prezzo di sangue" sia pagato.
Così la guerra
si svolgerà prima in Iraq, Iran ed Arabia Saudita. La mappa del Medio
Oriente verrà ridisegnata. Il trattato concluso da Franklin Delano
Roosevelt e Ibn Saud nel 1945, protezione in cambio di petrolio, è
finito. Israele girerà furtivamente intorno alla carneficina e cercherà
di afferrare tutti i rimasugli che potrà, cioè la West Bank, Gaza, il
Libano, forse persino la Siria. Mentre la nuova situazione diventa
gelatinosa in una nuova "stabilità", i mastini imperiali rivolgeranno
la loro attenzione alla Colombia ed al Venezuela. Nessun dubbio che
verranno prese in considerazione e forse attaccate numerose altre
regioni.
Come i
pianificatori imperiali si immaginano, se la popolazione USA dovesse
cominciare a stancarsi di una guerra perenne, una delle molte unità
operazioni speciali (o diverse di loro in combinazione) produrranno una
provocazione oppure attentati di falso terrorismo per farla ritornare
ad una frenesia di paura ed all'isteria di guerra. I campi di
concentramento di Operazione
Garden Plot serviranno per coloro che resistono. La guida della
"sinistra" USA, finanziata
dalla CIA attraverso le principali fondazioni, continuerà, come
sempre, ad ingannare con "voci di moderazione" nel Partito Democratico,
che avrà la stessa influenza sul corso degli eventi di quella che
avevano i senatori della Roma imperiale. Il loro disaccordo sarà sui
metodi, non sugli obiettivi; essi sono tutti a favore del Quarto Reich,
sebbene potrebbero cercare di nascondervi questo fatto. Se non siete
d'accordo con loro che questo è il vostro inevitabile futuro, dipende
da voi provarglielo.
Contropianificazione:
Il nostro futuro, non il loro
Il nostro
futuro è nelle nostre mani. Superiamo enormemente di numero i nostri
padroni capitalisti totalitari, e possiamo bloccare i loro piani. Ma
per farlo dovremo costruire forme interamente nuove di organizzazione
ed azione. I vecchi metodi non funzionano più. Le vecchie idee,
mantenute dopo la loro fine, ci potranno solamente confondere mentre di
formano nuove condizioni. Dobbiamo osare a pensare ed agire in modo
nuovo.
La nostra
grande forza siamo tutti noi. Abbiamo semplicemente bisogno di essere
onesti e di fidarci ognuno degli altri. Sono necessarie solamente due
cose per rivelare questa onestà e sviluppare questa fiducia: dobbiamo
parlare insieme della nostra situazione, ed dobbiamo trattarci l'un
l'altro come eguali. Dobbiamo smetterla di permettere passivamente a
poche persone di diventare i nostri capi, di pensare, parlare ed agire
per noi. Dobbiamo salvare noi stessi; nessun altro ci salverà. Se la
storia insegna qualcosa, questa è che il potere corrompe sempre. Date
ad una persona il potere sugli altri, e quella persona li tradirà per
il suo vantaggio personale. Questa inclinazione può semplicemente
essere parte della natura umana, ma non è la nostra intera natura. Noi
siamo esseri sociali e possiamo socializzare in diversi infiniti modi;
un numero infinitamente grande di questi modi può essere interamente
benigno per noi stessi, le altre specie ed il prezioso pianeta vivente
che condividiamo.
Il nostro
compito è sviluppare, il più velocemente possibile e sotto la spinta
della estrema necessità, i modi per trovarci assieme a discutere della
realtà che abbiamo di fronte ed organizzare la risposta. Dato il nostro
condizionamento -- la passività che ci è stata inculcata (che da ai
"capi" il potere di tradirci infinite volte) ed il narcisismo (che nega
agli altri il loro pieno significato umano come nostri eguali) -- ed i
nostri potenti avversari (da destra a sinistra), fronteggiamo la più
grande sfida che si sia mai presentata ad una società. Ma la nostra
unica speranza risiede nell'aprire noi stessi alle difficoltà e
complessità di un genuino profondo dialogo e nell'intraprendere con
successo la "contropianificazione" del nostro futuro immaginato
veramente in maniera collettiva di un salubre, pacifico mondo di eguali.
Dovrebbe
essere perfettamente evidente ora che la "politica elettorale" non sarà
a nostro vantaggio. Il Congresso è interamente impegnato con l'agenda
fascista; lì gli unici dibattiti sono relativi alle apparenze ed ai
metodi. E' un gioco stupido sprecare la nostra preziosa e limitata
forza nel pregare i "rappresentanti" ad "occuparsi della materia". Come
ha dimostrato il corso della storia degli USA degli ultimi quarant'anni
(ed il colpo di stato in Florida più chiaramente), la "democrazia
rappresentativa" è una farsa, che i controllori ora si amministrano tra
loro. Mentre si mettono al potere con la pura forza, essi rendono
brutalmente ovvia la nostra reale situazione. La necessità di
riprenderci il controllo delle nostre vite ora è estremamente chiaro da
vedere. Ed ancora, la lotta non deve essere ridotta alla lotta contro
il fascismo. Deve essere una lotta contro il capitalismo stesso, e
contro tutte le sue istituzioni.
Tale movimento
per contropianificare il nostro futuro contro i piani dei dominatori
sopra e tra di noi è già iniziato, dentro e fuori degli USA. Milioni di
persone in tutto il mondo hanno intrapreso questo lungo processo con
piena consapevolezza della posta in gioco. Gli argentini -- che ora si
incontrano faccia a faccia in assemblee generali e prendono ai corrotti
poteri statali, ai partiti politici ed alle corporations che li hanno
così disperatamente impoveriti la
gestione delle loro vite quotidiane -- ci indicano la via da
seguire. Così anche gli indiani Maya del Chiapas che hanno creato e
diretto collettivamente l'EZLN (l'Esercito Nazionale di Liberazione
Zapatista) per difendersi dalle predazioni dello stato e del capitale
messicani dal capodanno del 1994.
I popoli di
tutto il mondo, avendo di fronte la crisi della povertà, della
schiavitù del salario e dell'ecocidio che sono state create dal
capitalismo, si sta accorgendo della necessità di organizzarsi come
egueli., mantenere il potere nelle loro mani ed agire autonomamente.
Tutte le istituzioni gerarchiche della società capitalista vengono
costituite per controllarci e sfruttarci; questo è vero tanto per i
partiti di sinistra e gli altri racket "progressisti" quanto per
gli stati e le corporations. Per salvarci dal futuro che i gerarchi
hanno programmato per noi, dobbiamo creare nuove vie per trovarci
assieme e decidere collettivamente del nostro futuro, lasciando
indietro i "leaders".
Negli USA
possiamo organizzarci utilizzando lo strumento che abbiamo a nostra
disposizione, Internet, per iniziare il processo di contro
pianificazione. I siti come gli indymedia locali ci permettono di
comunicare e di organizzare incontri faccia a faccia. Possiamo trovarci
assieme in gruppi locali e
scegliere collettivamente tutti i fatti ed i temi richiestici per
pianificare il nostro futuro.
Possiamo decidere quali azioni effettuare per fare ciò. Dovremo
partire da zero, perché le strutture della società capitalista
devono essere sostituite in toto. Vediamo dove ci hanno portato:
sull'orlo dell'oblio.
Non c'è bisogno
di dire che a questo processo di contropianificazione non sarà permesso
di andare avanti senza ostacoli. La "sinistra" costituita cercherà di
cooptarlo appena nato, e lo stato di polizia cercherà di romperlo o di
reprimerlo. Gli infiltrati spieranno su di noi e riporteranno ogni
nostra parola e piano, e su di noi saranno sparse bugie e
disinformazione. Questo significa che dovremo difenderci -- sorpresa!
Ma questa è precisamente l'azione chiave che dobbiamo intraprendere in
ogni caso. Ora siamo a questo punto perché non siamo stati capaci di
difenderci. La nostra contropianificazione sarà sopra ogni altra cosa
una difesa di noi stessi e del nostro mondo.
Aleksandr
Solzhenitsyn, il Dante del Gulag, ebbe per lungo tempo a lamentarsi
della passività con la quale egli ed i suoi compagni prigionieri
politici avevano permesso che fossero presi nel cuore della notte dalla
polizia segreta di Stalin. Egli si accorse e scrisse che se tutte le
volte che la gente avesse sentito il temuto bussare alla porta avesse
preso le proprie asce o mazze o bastoni e si fosse difesa fino alla
morte, presto sarebbe stato molto difficile trovare poliziotti che
avessero voglia di passare la notte rastrellando persone. Questa è una
metafora della cruda realtà che abbiamo di fronte. Dobbiamo essere
pronti a restituire i colpi, forse fisicamente, forse stanotte. Se lo
facciamo possiamo mettere fine al mortale futuro che viene programmato
contro di noi.
La nostra
difesa più forte risiede nel nostro numero potenziale. Se possiamo
iniziare un processo per arrivare lontano e collegare un numero sempre
maggiore di persone, e possiamo infondere a questo processo la verità
della nostra comprensione e la bellezza della nostra visione, saremo
inarrestabili. L'ascendente dei nostri nemici su di noi è dovuto al
fatto che essi sono organizzati e noi no. Ma organizzati come
completamente eguali, con il nostro potere nelle nostre mani, possiamo
fare qualsiasi cosa vada fatta per creare una società umana che viva
responsabilmente con il pianeta.
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